lunedì 13 maggio 2013

Furto Aquile del Bonelli, le autorità siciliane contrastino i falconieri


Comunicato del 13 Maggio 2013

L'Eurodeputato Andrea Zanoni invita le autorità siciliane e il Corpo Forestale dello Stato a contrastare simili casi di bracconaggio. “Si tratta di animali rarissimi e in via d'estinzione. Bruxelles ci sorveglia, Italia a rischio sanzioni Ue”

“Invito le autorità siciliane e il Corpo forestale dello Stato, a fare tutto il possibile per assicurare alla giustizia gli autori del furto delle due aquile del Bonelli in provincia di Agrigento e a far si che la prevenzione di simili casi non pesi unicamente sulle spalle dei volontari animalisti”. E' l'invito di Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell'Intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo, in seguito al furto dei due rarissimi rapaci avvenuto il 9 maggio. “Si tratta di una specie in via d'estinzione che in Italia nidifica solo in Sicilia. Bruxelles sta preparando un piano d'azione per contrastare simili casi di bracconaggio che ci mettono, tra l'altro, a rischio infrazione europea per violazione della Direttiva Ue Uccelli”.

I volontari protezionisti del Coordinamento Tutela Rapaci Sicilia, che da settimane sono impegnati in un instancabile lavoro di tutela dei siti di nidificazione, denunciano possibili legami con il commercio destinato ad alimentare il mondo della falconeria, una pratica venatoria che si basa sull'uso di falchi o altri uccelli rapaci per catturare prede, compresi altri uccelli.
“Purtroppo non è la prima volta che viene fatto un simile furto visto l'alto valore economico dell'aquila del Bonelli che, purtroppo, rischia di estinguersi – continua Zanoni – Dispiace che gli allarmi dei volontari rivolti alla Forestale siciliana e l’Azienda Foreste demaniali siano caduti nel vuoto. Per questo, invito le autorità a vigilare con scrupolo per contrastare questi bracconieri”.

L'eurodeputato ricorda che in risposta ad una sua interrogazione sui casi di bracconaggio in tutta Italia a specie di uccelli e mammiferi rari e in via d'estinzione, il Commissario Ue all'Ambiente Janez Potočnik avevo fatto sapere che “la Commissione sta elaborando un elenco di azioni, nell’ambito della direttiva 2009/147/CE sugli uccelli selvatici, per affrontare l’abbattimento illegale di volatili nell’Ue, compreso in Italia”. Il Commissario aveva spiegato che “l’elenco delle possibili azioni comprende aspetti quali il controllo delle attività illegali, lo scambio di informazioni, la sensibilizzazione, la prevenzione, il miglioramento del coordinamento e dell’attività di controllo del rispetto della normativa”.

Il 31 maggio prossimo Zanoni incontrerà a Palermo i volontari del COORDINAMENTO TUTELA RAPACI (composto dai volontari di LIPU, WWF, EBN Italia, WWF, MAN, Fondo Siciliano per la
Natura, FIR Belgio) con i quali farà anche un sopralluogo sul sito del furto. “I volontari non possono essere presenti in venti posti contemporaneamente, il loro lavoro è encomiabile ma qui le istituzioni devono fare la loro parte e le forze di polizia devono fare rispettare la legge”.  L'eurodeputato conclude dicendo che “considerato che i pullus finiscono nel giro dei falconieri, il Corpo Forestale dello Stato deve garantire capillari controlli controllando i registri delle nascite di tutti i falconieri italiani che detengono le rarissime aquile del Bonelli, altrimenti simili episodi continueranno a verificarsi”.
Zanoni, infine, annuncia che a breve scriverà un’interrogazione alla Commissione europea chiedendo un intervento per prevenire questi gravissimi episodi di bracconaggio.


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