ROMA – 6 GIUGNO – ore 11
La cementificazione del territorio, la realizzazione di infrastrutture spesso inutili o incompiute, la costruzione di strutture turistiche sovradimensionate, la “pulizia” indiscriminata di fiumi e torrenti con ruspe e tagli di vegetazione non selettivi, pratiche agricole scorrette, gli incendi dolosi, ripetuti nel tempo, stanno mettendo a rischio le perle italiane della rete Natura 2000, le aree di maggior pregio per la biodiversità tutelate dall’Europa.
Di fronte alle minacce che incombono in misura crescente sulla natura e sulla biodiversità nel nostro Paese, LIPU-BirdLife Italia e WWF Italia hanno già trasmesso alla Commissione europea un dettagliato dossier di denuncia trasversale, che contiene ben 35 casi esemplari, che riguardano altrettanti tra SIC e ZPS distribuiti su tutto il territorio nazionale, sul mancato rispetto delle normative europee sulla tutela della biodiversità da parte di soggetti privati e pubbliche amministrazioni italiane.
Con questa denuncia LIPU e WWF hanno chiesto alla Commissione europea l’apertura di una procedura d’infrazione per ottenere il pieno rispetto della direttiva “Habitat”: in particolare, una completa e corretta applicazione della Valutazione di incidenza(prevista dall’art. 6, comma 3 e 4, della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE).
Nel dossier viene documentata una situazione che ha comportato un grave degrado di molti siti naturalistici nel nostro Paese, dove a vincere è quasi sempre la ricerca di profitto (a vantaggio di pochi) contro l’interesse della collettività per la tutela della natura, a scapito proprio di quelle risorse e di quei servizi ecosistemici che devono essere considerati patrimonio della collettività e stanno alla base della salute e del benessere dei cittadini.
Il dossier verrà presentato nella conferenza di giovedì 6 giugno 2013, ore 11-13, nello Spazio Europa, via IV Novembre 149, Roma
LIPU-BirdLife Italia e WWF Italia
Parma, 28 maggio 2013
Nessun commento:
Posta un commento