Dalla calma assoluta di una tranquilla giornata di inverno si passa, in un attimo, al panico totale. Le centinaia di piccioni del Centro Storico, iniziano a involarsi in stormi confusi e a scappare in tutte le direzioni: sta arrivando l’Aquila! A bassa quota, sugli edifici del paese, si nota un rapace agile, dai movimenti imprevedibili, che mostra un caratteristico piumaggio bianco-nero nelle parti inferiori.
E’ questo il racconto di tanti ragazzi niscemesi, rimasti colpiti dall’Aquila minore (Aquila pennata) e dalle sue veloci picchiate che realizza dai pendii cittadini verso la pianura di Gela.
La più piccola delle aquile europee, dal 2006, trascorre regolarmente gli inverni nella città di Niscemi; quest’anno sono stati osservati due individui, uno in forma chiara e l’altro in forma scura (con piumaggio brunastro).
I dati della LIPU Niscemi sulle osservazioni realizzate nel corso di questo inverno, indicano la presenza di almeno 10-12 individui svernanti sul territorio tra Gela e Niscemi, avvistamenti importanti che vanno a rimarcare il valore già elevato della biodiversità locale.
L’Aquila minore in ambiente urbano non è comunque una novità, infatti, si conoscono dati sulla sua presenza anche nelle città di Agrigento e Palermo.
Mentre vengono scritte queste frasi, lei è ancora qui, a pochi metri d’altezza dalla statua del Cristo Redentore che sovrasta la Chiesa Madre. Allora, cosa aspettate? Affacciatevi dal balcone: occhi in cielo a godervi la rara specie!
Aquila minore (Aquila Pennata) - Foto di Fausto Giudice |
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